Il successo formativo di “ognuno” è l’obiettivo cardine che il MIUR affida alla scuola dell’autonomia. In altri termini esso affida alla singola istituzione scolastica la responsabilità delle strategie di inclusione. Perché ciò avvenga, la scuola dell’autonomia deve avere chiara la consapevolezza che è chiamata a gestire la complessità. La gestione di un’organizzazione complessa non può prescindere dall’adeguatezza delle risorse umane (competenze) e finanziarie (strumenti), da un’economics of education capace di produrre capitale umano (HP) secondo criteri di equità, qualità e di efficienza. È proprio dai modelli economici applicati al contesto educativo che il master mutua la necessità di una riflessione sugli aspetti organizzativi e gestionali di un’organizzazione complessa, che si è spinta nella definizione dei propri obiettivi fino alla personalizzazione degli apprendimenti. Essa non può prescindere da un modello di accountability diffusa grazie al quale, il dirigente scolastico nel middle management deve rinvenire la strategia organizzativa “includente” per la piena attuazione della scuola dell’autonomia.
L’ordinamento didattico, partendo da un’analisi storico-giuridica, approda alla scuola dell’autonomia ponendo una particolare attenzione alla leadership diffusa che rinviene nel middle management il modello strategico e culturale per la gestione della complessità secondo un approccio sistemico. Di poi, allocando le pratiche mutuate dal management aziendale ovvero estendendo l’idea di “capitale” da determinati beni fisici a beni immateriali, vengono prese in esame strategie organizzative e gestionali, nella prospettiva dell’economics of education, per la “produzione” di capitale umano (HP) secondo le policy educative locali, nazionali e comunitarie, ponendo, attraverso una disamina dello scenario internazionale, particolare attenzione alle politiche di sviluppo delle risorse umane delle istituzioni scolastiche (figure di sistema) tipiche del middle management .